Mi ricordo ancora degli anni universitari...sempre in fretta, cene semplici, mensa da dimenticare, mamma mia, quante minestre in buste abbiamo aperto! Adesso, con le esperienze degli ultimi quattro anni posso affermare che con una minima attenzione si poteva fare mooooolto, mooolto meglio. Eh, però, quel tempo ormai è passato.
Adesso sto frequentando un'altro tipo d'università, quella delle mamme... Vi assicuro che dal punto di vista della preparazione dei cibi è un campo altrettanto particolare, ma penso che la pasta che descrivo qui sotto vada bene per tutti noi!
Con questa ricetta partecipo al contest di
intitolato
Spaghetti con crema di olive taggiasche e pomodori essiccati
Ingredienti per 4 persone: 320 g di spaghetti, 6 mezzi pomodori essiccati sott'olio (magari quelli della mamma ;-), 50 g di mollica di pane, 2 cucchiai di oliva taggiasche sott'olio, 1 mazzetto di, prezzemolo, 1/2 spicchio d'aglio, 50 g di burro o formaggio spalmabile, pepe, olio extravergine d'oliva, una confezione di orecchiette di mozzarella
Con l'aiuto di un minipimer frullate i pomodori essiccati, la mollica di pane, le olive, il prezzemolo e il mezzo spicchio d'aglio - se è necessario aggiungete ancora un po' di olio di oliva. Aggiungete il burro e mescolate bene. (Sono convinta che il minipimer fa parte del minimo indispensabile della cucina di uno studente. Ce l'avete, vero? E' un utilissimo attrezzo con il quale si può preparare delle pietanze meravigliosi, per esempio questa, questa, questa e anche questa - giusto per citare tre-quattro degli ultimi piatti. Io personalmente lo adoro, e lo uso quasi ogni giorno, non solo per preparare frullati per la mia bimba. ;-)
Buttate quindi gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente, mescolate subito con la crema di olive e pomodori essiccati e le orecchiette di mozzarella e servite subito.
Con questa crema potete farcire tramezzini, ma potete spalmarla sui crostini (aggiungendo magari una fetta di un'uovo sodo e un ninin di mayonese), o se avete proprio voglia di creare qualcosa di speciale con questa cremina potete anche farcire una rana pescatrice - come ho fatto io al Natale.
In bocca al lupo, ragazzi! :-)
Con questa crema potete farcire tramezzini, ma potete spalmarla sui crostini (aggiungendo magari una fetta di un'uovo sodo e un ninin di mayonese), o se avete proprio voglia di creare qualcosa di speciale con questa cremina potete anche farcire una rana pescatrice - come ho fatto io al Natale.
In bocca al lupo, ragazzi! :-)
Spagetti aszalt paradicsom-taggiai olajbogyó krémmel
Hozzávalók: 320 g spagetti, 6 fél olajban eltett aszalt paradicsom, 50 g kenyérbél, 2 ek. taggiai olajbogyó, 1 csokor petrezselyemzöld, 1/2 cikk fokhagyma, 50 g vaj, bors, extraszűz olívaolaj,(mozzarella fülecskék)
Az aszalt paradicsomokat, a kenyérbelet, az olajbogyókat, a fél fokhagymagerezdet és a petrezselyemzöldet késes aprítóba raktam, jól megborsoztam, egy kevés olívaolaj hozzáadásával pépesre aprítottam, majd a vajjal alaposan kikevertem.
A spagettit bő, sós vízben kifőztem, “al dente” leszűrtem, összekevertem az aszalt paradicsomos-olajbogyós-vajas péppel, és aznnal tálaltam (a tetejére mozzarella fülecskéket és néhány szem taggiai olajbogyót tettem).
4 commenti:
Szia! Nagyon örülök Neked! Az igazság az, hogy orvosilag javasolt nekem a mediterrán diéta, sokat kutakodtam már a témában, és hozzád is szeretnék fordulni, ha kérdésem van....Lehetne? Ha van kedved látogatni a blogomat, egy-egy hozzászólásoddal segíthetnél, hogy nálatok Olaszországban mit hogyan készítenek (másként)...Előre is köszönöm! Felvettelek a blogajánlómba is!
Persze, persze, kérdezz bármikor! Ha tudok, segítek. Mindenképp benézek majd többször is hozzád, tetszenek a receptjed, bár nem ígérem, hogy gyakori kommentelő válik belőlem ;-)
Mi intriga questo blog a cavallo tra due culture...
Sabrine
Mi fa piacere di vederti qui, Sabrine.
Sai, non è sempre facile come hai scritto tu "a cavallo tra due culture"; infatti non si sa mai chi accontentare ;-)
A parte degli scherzi; la scittura di questo blog mi ha rivelato una cosa molto molto importante, cioè che per conoscere bene un popolo non basta parlare bene la sua lingua, ma bisogna anche capire la sua gastronomia. Tramite la cucina infatti si può scoprire anche i segreti più profondi di un paese...
Grazie per la visita, Sabrine! Un abbraccio e buona giornata!
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